Prospettive e previsioni pro e contro
Ecco le mie impressioni riguardo alle prospettive che questo 2018 ci presenta:
1) Analisi economica di medio termine. Innanzitutto guardando l’andamento dell’economia mondiale vediamo solo dati positivi – diversi tra zone e stati – ma comunque in crescita.
Quindi in questa situazione diciamo che l’imput di fondo per i mercati azionari rimane ancora rialzista.
2) La crescita regolare dei profitti sembra sia una condizione sostenibile per molti settori e aziende, in particolare negli USA, grazie alla riforma fiscale di Trump – che ha reso possibili margini e utili in aumento.
Questa situazione ha portato nuova linfa ai mercati che possono scomettere su quotazioni e dividendi in aumento, e se le borse americane corrono verso nuovi record anche il resto del mondo viene trascinato da questa scia positiva.
C’è però da fare una considerazione: tutto ciò è già stato scontato dai mercati o almeno in parte, perché si sa che le borse si muovono sempre anticipando gli eventi.
3) L’inflazione in Europa non ha ancora raggiunto il livello voluto dalla BCE, infatti Draghi ha dichiarato che il Q.E. verrà ridotto ulteriormente ma non concluso.
Attendiamo proprio in questi giorni da Davos un aggiornamento della politica monetaria sull’Euro, ma visto il valore che ha raggiunto il cambio contro dollaro, dovremmo assistere anche qui ad un’aumento dei tassi d’interesse.
Negli USA invece l’inflazione sembra abbia preso una direzione più decisa: è quindi certo che la Federal Reserve aumenti ancora il tasso sulla moneta americana.
4) Se analizziamo il fattore geopolitico mondiale, che è uno degli argomenti che spesso fa cambiare direzione ai mercati, possiamo definire la situazione abbastanza tranquilla – se non consideriamo serie le solite notizie di un possibile impeachement di Trump o l’eventuale guerra con la Corea del Nord.
Se poi guardiamo alle elezioni in Europa, hanno tutte confermato una direzione di stabilità: i venti della destra hanno soffiato ma senza mettere in difficoltà l’Unione. L’unica incertezza è l’esito che avranno le elezioni italiane, ma tutto sommato non credo in grandi sconvolgimenti.
Conclusioni:
In questo ultimo anno abbiamo visto tutte le borse raggiungere nuovi record, e questo grazie
- alla ripresa generale dell’economia,
- ai tassi sul denaro ancora molto bassi.
- alla continua iniezione di liquidità da parte delle banche centrali, che sta però per esaurirsi,
- alla politica di Trump…
ma questa corsa infinita… potrebbe essere FINITA!
Un po’ di respiro i mercati lo devono prendere… ogni tanto!
Donato